Woody Allen – Filosofia
È conoscibile la conoscenza? E se non lo è, come facciamo a saperlo?
È conoscibile la conoscenza? E se non lo è, come facciamo a saperlo?
Senza tutti i suoi “perché”, che siano risposte o domande, la vita non avrebbe senso.
Ho avuto due storie importanti.Una che descrivo come amore dannato e una come amore benefico.Da entrambi gli amori alla fine mi sono sentita dire “Ho paura perché non riesco a farti stare bene”.Io oggi dico hai due amori”Io non sto bene, ma non per voi.Io non sto bene perché non trovo me stessa, perché questa età la vivo, probabilmente, più intensamente di altri. Non sto bene perché non mi accontento di avere il sorriso sentendo nello stomaco qualcosa che non va.Non sto bene perché non mi permette di stare bene, perché attendo. Ma voi…non mi ferite, non più…”Ho avuto due amori che hanno paura di ferirmi e io non capisco se sono saggi loro e folle io o se io sento e loro no…
Chi mette in dubbio la tua coscienza forse ne vorrebbe un po’ per colmare il proprio deficit.
L’uomo vuole la felicità e si ostina a cercarla, ma non sarà mai felice perché non si accorge che l’ha già trovata, essa è là a portata di mano, celata nelle cose semplici.
Voglio raccontarvi una storia straordinaria sulla contraccezione orale. Ho chiesto a una ragazza di dormire con me e lei ha risposto: “No.”
– Bene – dissi -, nello Stato abbiamo riconosciuto tre delle virtù, così almeno sembra: quale può essere ora l’ultima, che lo rende compiutamente virtuoso?La giustizia evidentemente.-è evidente.- Oramai, dunque, o Glaucone, come cacciatori, che tutto intorno circondano un cespuglio, dobbiamo stare attenti che la giustizia non ci scappi e si sottragga definitivamente ai nostri occhi: essa deve essere infatti qui d’intorno. Guarda, dunque, e stà attento a vederla, se mai tu la scorga prima di me, e ad indicarmela.Volesse il cielo! – esclamò – Ma sarà già una bella cosa se riuscirò a seguirti e se sarò capace di vedere ciò che mi venga mostrato.