Giuseppe Catalfamo – Filosofia
La condizione dopo la morte è la stessa del prima di nascere.
La condizione dopo la morte è la stessa del prima di nascere.
È meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo.
Mi è stato chiesto che forma potrebbe avere il nostro mondo ideale. Per me nasce esattamente dai colori inespressi che abbiamo dentro, da quei colori mobili che si intrecciano, che s’illuminano nei nostri occhi, ma solo quando ci troviamo al buio, solo quando nessuno purtroppo ha la possibilità di vedere ciò che siamo veramente. Se questa forma inespressa e sospesa del nostro essere potesse trasformarsi in una sola molecola, forse avrebbe la forma di ciò che vorrebbe esistere anche solo per un istante, così da liberare questo nostro mondo e abbracciare la vita.
Certi camaleonti nascono che già Dio li ha creati poetici per la loro stessa sopravvivenza, cosa che direi è comune all’uomo!
Se potessi sai che farei? Sparerei un proiettile in aria e cercherei di far cadere un angelo tra le mie braccia, gli chiederei se Dio realmente c’è e cercherei di sapere sopratutto come mai ha deciso di vendersi al mondo.
Mimetizzarsi nel mondo in cui si vive, è nascondersi soprattutto a se stessi per non vivere indipendenti.
È tipico di una dittatura: quando qualcuno dice qualcosa contro una divinità, si dovrebbe ascoltare prima di tutto cosa ha da dire e accertarsi che abbia ragione, invece di eliminarlo.