Francisco de Quevedo (Francisco Gómez de Quevedo y Villegas) – Filosofia
Si può ben perdonare a un uomo di essere sciocco per un’ora, quando ci sono tanti che non smettono mai di esserlo nemmeno per un’ora in tutta la loro vita.
Si può ben perdonare a un uomo di essere sciocco per un’ora, quando ci sono tanti che non smettono mai di esserlo nemmeno per un’ora in tutta la loro vita.
Tutto ciò che scorre è vita, l’immobile è morte.
La filosofia della storia novecentesca ha finalmente messo in discussione il rapporto fra noi e il passato. Vero che, per la dirla con Bernardo di Chartres, “Siamo come nani sulle spalle di giganti”, ma vero pure ch’altrettanto spesso i giganti stanno sulle nostre (s)palle e ci zavorrano impedendoci di crescere col retaggio d’ideologie culturali a dir poco sbagliate, superate, depistanti.
Se l’uomo imparasse a guardare il cieloscoprirebbe che i suoi piedinon appartengono solo allaterra.
Credere che si possa avere pensieri e scelte puramente proprie senza essere minimamente influenzati da forze esterne, in poche parole credere nel libero arbitrio, è come dire che, mettendo una palla su un piano essa possa deliberatamente muoversi nella direzione che trova più congeniale senza essere mossa da forza esterne ma solo dalla propria volontà. Semplicemente irrazionale.
Se è vero che un battito d’ali di farfalla può causare un uragano dalla parte opposta del mondo… allora un nostro solo sguardo nei confronti di un bambino, può cambiare l’intero futuro dell’umanità.
Quando accetterai l’impossibilità di un cambiamento, lo starai già cambiando.