Angela Cicolari – Frasi su animali
Bellissimo quando certe affermazioni scatenano la frenesia morale.
Bellissimo quando certe affermazioni scatenano la frenesia morale.
Quando si da il via al male, per poter godere del bene che altrimenti non si aveva, e salvare contemporaneamente i propri figli e servi dalla giustizia, quella superiore agli dèi, sperare nel bene è già una illusione, perché chi lo ha preso (Dio) pensando di arricchire il suo Messia, sopravvalutando le proprie capacità, è egli stesso il male, rifiutando di vedersi, da cui non si potrà salvare.
Un Coniglio NanoUn coniglio nanolo tenevo in manotutto accoccolatote l’ho regalatom’hai dato un sorrisoe a quel paradisomi sono aggrappatoil buon Dio ho pregatoOra sei guaritadal dolore umanoringrazio il buon Dio…e il coniglio nano.
I suoi pensieri sfioravano il vento e fantasie di giorni più lieti sorridevano come stelle attraverso rami spogli. Ma colui che falsamente si curava dei suoi passi, occhio vigile e ingannatore, aveva già deciso la sua sorte, dandola con la forza più vile in sposa al suo diletto, marchiandola dopo averla catturata, a beneficio di colui che avrebbe riportato il fascio su questa terra, amore di un padre celeste che rapisce e squarta l’ospite migliore e produrne carne fresca per l’orrida mensa, il regno che stritola nelle sue spire qualsiasi vita succulenta perché i vampiri possano bere il sangue dal disumano calice, e l’insaziabilità degli angeli conquisti e divori imponendo diritti e ritorsioni di parte, e ogni volontà sia spenta nelle tenebre di scrosci di pioggia, nella terra e nel cielo violentati che a stento sopportano questo peso.
Il migliore amico dell’uomo,l’unico che non ti chiedeniente in cambio…L’unico che darebbe la sua vita per te…L’unico che di una tua carezzane fa uno scopo di vita.Il solo capace di stare in silenzio ad ascoltartie cercare di capirti.L’unico a farti le festeogni volta che ti vede e che non si fà problemidi come sei o come dovresti essere.Lui fedele amico “dell’uomo”…Il cane.
È uno strano destino, il serpente si avvelena con il mio spirito.
La felicità, come il paradiso, non è qualcosa che si può prendere da qualcun altro perché si vedeva che era troppo. Questa solo, è invidia. Una distribuzione può apparentemente essere equa, ma se è dall’essere all’avere, scatena conseguenze dove di paradiso non c’è la minima traccia. È un innesco, un inizio, perché poi di questo spirito non se ne potrà più fare a meno e si cercherà di prenderlo anche da altre parti, con ogni mezzo. Avvertire non è morale, è una valutazione matematica delle cause e degli effetti, che i desideri non possono cambiare. La matematica, o le leggi fisiche, non sono fredde e crudeli, ma quelle solo fanno sopravvivere, se ci si pone di fronte a queste leggi con onestà e con la vera volontà di sopravvivere.