Michele Pernozzoli – Frasi su animali
Quando due elefanti combattono chi ci rimette è l’erba. È una saggia sentenza africana, che bisognerebbe imparare. In fretta, perché quell’erba siamo noi.
Quando due elefanti combattono chi ci rimette è l’erba. È una saggia sentenza africana, che bisognerebbe imparare. In fretta, perché quell’erba siamo noi.
Un calcio in culo dato da un umano fa più male di quello dato da un cavallo. Il dolore arriva anche all’anima!
Mai pensare di voler possedere, un animale e ne tanto meno una persona.
Non si ride dell’amore che una persona può provare per un animale. Quando lo vedi crescere, ci giochi, lo rimproveri, lo trovi ad accoglierti a fine giornata è l’amore pari a quello per un figlio. Si è genitori, con le stesse gioie e gli stessi dolori. Quando è su un lettino di ospedale – immobile – perché ha bisogno di cure e ti guarda, è tuo figlio in quel momento. E non c’è niente altro che una madre possa fare che pregare con tutto il cuore che quell’angioletto non voli via.
C’era un cane alla fermata del l’autobus era basso nero, aveva una malattia “leccata”, ma non per questo non era fiero dell’ultima parte di pelo che gli era rimasta. Certo era un cane di razza, aveva sul muso una striscia bianca dritta come una linea pedonale. Il suo sguardo attraversava la strada, sembrava desideroso di raggiungere l’altro capo, le sue orecchie da cucciolo ascoltare il cinguettio di qualche passerotto su un ramo come fosse una ninna nanna. Se ne stava là disteso mai stanco di aspettare, un padrone invisibile scendere dal bus, nella convinzione che da lì ne sarebbe scesa la sua carezza.
Cameriere: Signora ma lei si fa accompagnare sempre dal cane quando va a dei ricevimenti?Signora: Ovviamente… io chiamo il locale e domando se è possibile portare il cane, se mi dicono di no…Cameriere: Non lo portate…Signora: No! Se mi dicono di no, io non vengo. Il cane l’ho preso per compagnia non per quando mi fa comodo.
“Verme nero!” Gridò uno stolto passando sulla via, ad un povero negro.Ed io, verme, che avevo sentito, strisciando pensai: “ma che bel complimento, non sai che siamo nati per trasformar gli stronzi come te e farne concime? Sarà un godimento”.