Fabio Peruzzi – Frasi in dialetto
Bisogna mi rizzi, sennò mi viene le marméggiole.
Bisogna mi rizzi, sennò mi viene le marméggiole.
Di Dio non si sa se sia prima amore e poi giustizia o prima giustizia e poi amore: è vano cercare. Basta cercare di amare se stessi ed il prossimo e tentare assiduamente di essere giusti.
Nud’ è lu pèsce; nude chi le pìjje; nude chi le vènne; vestùte chi le màgne.Nudo è il pesce; nudo è chi lo prende; nudo è chi lo vende; vestito è chi lo mangia.
“Sang ‘e marcepisato si è cristiano; si è animal ass ‘o pasc”Ogni tipo di attenzione se è una persona; se è un animale lascialo pascolare.
L’ammore overe è comme ò cielo, se po’ fa scure, ma nun fernesce maje.
Si sono nato il 1956, ad aprile ed è pure nevicato, il trenta sono sbocciato dalle cosce fredde di mamma. Nonno paterno appena mi ha veduto, moro di Venezia m’ha nominato. A mio fratello, nato du anni prima, fariseo invece l’ha classificato. A mi sorella, dopo un lustro, l’ha schedata come ochina. Quando alla fine sono resuscitato, la mia morte fittizia non ha fatto nà notizia, mamma che ancora non sera riscaldata, una scrollata de spalle ha data. Mi fratello non ha chiuso neanche l’ombrello e mia sorella più sciocchina è rimasta in vetrina. A papà paraculo, che tutto sera pappato, con l’osso più duro, senza risparmiasse neppure er core malandato e trent’anni prima se ne annato, ma tu padre ubriacone, come faceva a sapere la fine della canzone?
Attìa non ti sàrba màncu Caracciulu!Non ti può guarire nemmeno il Dr. Caracciolo.