Rosita Matera – Frasi sulla Natura
La primavera è il bacio dell’aria e della terra da cui sgorgano corolle di freschi colori.
La primavera è il bacio dell’aria e della terra da cui sgorgano corolle di freschi colori.
Chi non si cura di guardar le stelle perde davvero molte cose belle.
L’incoscienza dell’uomo sta rovinando la natura, unica vera arte e bellezza in cui tutti abbiamo diritto di partecipare senza pagare biglietto. Purtroppo arriverà il giorno in cui sarà proprio la natura a presentarci il conto e noi non saremo in grado di “pagarlo”. Sarà la nostra autodistruzione!
Il disumano rapimento per raddoppiare lo spirito di questo universo, dell’albero della vita che il Padre celeste vuole replicare e rendere eterno con una macellazione impropria, gli darà il risultato contrario. Troppa energia trasformata in acqua e sole, brucia la vita fino nel profondo, rendendo suo nuovo avversario il Bene, come è sempre stato. L’albero splendente lasciato vivere, o tollerato, vicino ad un fiume, andò troppo vicino alla verità del cosmo e ad intuire la vera natura di Dio, maledetto e fatto diventare “ribelle”, l’angelo decaduto tacciato di vanità. Eppure non tutto è così lineare, ogni spirito dovrebbe essere visto dall’Onnipotente per quello che è, per l’energia effettiva che rilascia nel suo Sistema con la macellazione, la mensa del cosmo. Se è troppa, questo spirito potrebbe andare in contrasto con la struttura universale e con il “luogo” dove Dio e gli angeli si trovano. La matematica non aspira a vendette, non odia, ma spiega. Il risultato immutabile è al di là delle forze di Dio e di Cristo, che pensano solo al potere e a come allungarsi… la vita, il loro punto debole, creature immortali che un tempo erano uomini, è la disonestà. Così dal male e dal maleficio ottengono la morte, incontrano il destino proprio con le azioni con cui cercano di evitarlo. L’albero che rappresenta la vita e le fondamenta del Cosmo, si consuma nel suo nuovo splendore, ha cominciato a marcire al suo interno.
Osservare le stelle è come guardare indietro nel tempo, dato che alcune sono così distanti che la loro luce impiega milioni di ore, ma com’erano quando sul nostro pianeta esistevano i dinosauri. È un concetto stupefacente.
I laghi e i fiumi sono le piscine degli uccelli.
L’Uomo, sembrerà strano, ha da imparare dalla lumaca, che è sempiternamente paziente. Neanche il rischio di essere calpestata smorza la sua radicale calma e la sua invidiabile pazienza.Ma l’Uomo, essere razionale e frenetico, è ignorante e non sa comprendere ciò che la natura gli comunica con tanto affetto.Perché la natura, a volte, può essere più ricca ed esaustiva di un trattato di filosofia.