Alan Campbell – Frasi sulla Natura
La natura è crudele… e noi non siamo forse parte della natura? Niente di quel che facciamo potrà mai essere innaturale, dato che la nostra volontà è un prodotto della natura, e pertanto essa stessa naturale.
La natura è crudele… e noi non siamo forse parte della natura? Niente di quel che facciamo potrà mai essere innaturale, dato che la nostra volontà è un prodotto della natura, e pertanto essa stessa naturale.
Dove c’è il sole ci sono io!
Riconosci in ogni fiore l’armonia del Creatore.
Oscura il cielo e nell’ombra scende,la sera d’estate il caldo distende,offre un tappeto di stelle alla vista,un sospiro nel cuore di chi è triste…
La bellezza rinnovata del Mondo e delle stelle parla da sola dell’enorme spirito invidiato dall’Onnipotente: più splendido degli angeli, più profondo dei pensieri di Dio, di conoscenze più luminose di quelle del Maestro, una perla più bella di Lui e degli dèi e di tesori immensi. Il ladrocinio perpetrato dal Padre per impossessarsi delle acque azzurre dell’eternità è solo avere, e dimostra che la sua immortalità è solo espoliazione degli esseri che vede più grandi, di cui vuole avere la luce. E quindi, non è immortalità. E questa trasformazione non è altro Dio che vuole invertire la sua natura e diventare bene, consumare la vita fino alla fine, e la scienza, immobile nella sua esattezza, non i sogni che in fondo si muovono assecondando vento, gli dice che questo tentativo è mortale. Mutando il suo universo nella nuova luce e nuove acque dal sangue, si è guadagnato l’estinzione di quello che ama, ma amare è una parola grossa, che desidera fare suo nel Regno del Messia. Il desiderio non conosce il futuro, se non le sue ambizioni in un tempo immaginario, che non esiste. Non vede se non quello che la sua avidità brama, e odia la verità dei fatti che gli mostra il suo vero volto, il capolinea di una strada fatta di morti, di corpi usati per la Parola che vale solo metà di quanto vorrebbe, la verità da una parte e la falsità e l’arbitrarietà usate per nascondere la propria natura. Che si annullano a vicenda. Quindi questa luce, a che serve. Gli angeli la barattano per l’eternità, aureole rapinate, e un’isola dove l’apparenza nasconde ormai la disarmonia inconcepibile della Ruota. È proprio la maschera, questa volta, a svelare e mostrare cosa c’è dietro, mai accaduto prima. Ed è stato il mio spirito, nella morte, nel giudizio del Padre per sterminare ed appropriarsi e abbellirsi di questa eredità di luce smisurata, a farlo. Incredibile. Straordinario.
Che bella è la Natura dopo la pioggia, quando vedi il sole che sta cercando di farsi strada attraverso le fitti nuvole e l’arcobaleno si intravede all’orizzonte.
Un filosofo di bello spirito, taccio il nome, vede nella natura il partner con cui negoziare lo sviluppo del progresso e chiama gli scienziati a darle voce, unici rappresentanti legittimi. Piccolo particolare: è l’alta finanza che autorizza l’economia e la politica a dare voce agli scienziati, se producono profitti. Almeno finché non è fatta da biscazzieri, che si giocano tutto in borsa, soprattutto la natura, le famose “materie prime”, come in un grande casinò. Alla faccia nostra.