Mário Quintana – Frasi sulla Natura
Il segreto è non correre dietro alle farfalle. È curare il giardino perché loro vengano da te.
Il segreto è non correre dietro alle farfalle. È curare il giardino perché loro vengano da te.
Scogli e acqua: binomio perfetto del mare.
Io, la Natura, sono chiamata madre, ma sono una tomba.
E da cuscino a fare morbidi fiori e i capelli a colorare di mille colori e il profumo a spargere tu non il vento.
Oggi in giardino c’è festa, cinguettano gli uccellini, volano qua e là, senza una direzione. Si rincorrono, salgono e poi scendono, allegri chiacchiericci come tumultuosa scolaresca il primo giorno di scuola. Quante cose dell’inverno avranno da raccontarsi, chissà. I primi germogli dei narcisi, i fiori bianchi e rosa del pesco, i primi getti del giglio, fiori selvatici spontanei sconosciuti che timidamente si affacciano miracolo della natura finora sonnecchiante e assente. Poi boom, un esplodere a “nuova vita”. Ammirata penso. Ecco, forse accade così anche agli esseri umani quando, per la troppa sofferenza, subiscono una sorta di trauma. Inconsapevolmente forse si appartano, si chiudono, entrano in un mondo tutto loro fatto di silenzi e di ricordi che pungono. Si sentono abbattuti, quasi sconfitti e restano lì, inermi con l’inverno nel cuore, cadono in un simbolico letargo, esattamente come in inverno la natura: vivi sì, ma dormienti in attesa di qualcosa, di un pungolo, della primavera forse, la primavera come sorta di rinnovamento, di nuova vita, di risveglio, di rinascita, la primavera come stagione di nuovi colori nuovi profumi nuovi sproni. La tanto attesa primavera nel cuore.
Apri le finestre alla vita, osserva quello che ti circonda, guarda la natura, dona, e tu prendi esempio.
Un uccellino nel nido è… un tenero batuffolo di penne e piume.