Luca Di Tolla – Frasi sulla Natura
Il mare: una immensità dall’aspetto a se stante ma nel suo profondo alberga la quiete incontrastata… uniforme a tutte le innumerevoli sfaccettature.
Il mare: una immensità dall’aspetto a se stante ma nel suo profondo alberga la quiete incontrastata… uniforme a tutte le innumerevoli sfaccettature.
La disarmonia del mondo è determinata anche dal contrasto tra la natura e gli artifici dell’uomo. Tiranneggiando sulla propria natura, l’uomo non trova l’armonia, ma soltanto l’agonia del suo aggrapparsi incosciente alla vita.
Il rumore delle onde è rilassante. Mi stendo, chiudo gli occhi e non ci penso più…
Piove… sento il profumo dell’erba bagnata, il prato si accende di un verde più intenso. Piove e il mio cane odora di buono, di natura selvaggia. Piove su boschi incantati, su funghi e castagne… piove e germogliano i semi dei fiori, si lavan le viti e gli acini d’uva. Piove su me in mezzo al cortile… Piove… e sento la vita che nasce.
Del risveglio dei sensiRicordo.Mi smarrii nel bosco, preda del verde, cuori pulsanti intorno alla mia figura.Solo. Un fremito di paura.E poi… dolci zefiri ammantati di muschio ed aghi di pino… fresche carezze di petali color dell’ambra… lento gorgoglio di un ruscello nascosto alla vista…E finalmente capii quanto labile fosse il confine tra il sentirsi perduto e l’aver finalmente trovato la propria strada.
La bellezza rinnovata del Mondo e delle stelle parla da sola dell’enorme spirito invidiato dall’Onnipotente: più splendido degli angeli, più profondo dei pensieri di Dio, di conoscenze più luminose di quelle del Maestro, una perla più bella di Lui e degli dèi e di tesori immensi. Il ladrocinio perpetrato dal Padre per impossessarsi delle acque azzurre dell’eternità è solo avere, e dimostra che la sua immortalità è solo espoliazione degli esseri che vede più grandi, di cui vuole avere la luce. E quindi, non è immortalità. E questa trasformazione non è altro Dio che vuole invertire la sua natura e diventare bene, consumare la vita fino alla fine, e la scienza, immobile nella sua esattezza, non i sogni che in fondo si muovono assecondando vento, gli dice che questo tentativo è mortale. Mutando il suo universo nella nuova luce e nuove acque dal sangue, si è guadagnato l’estinzione di quello che ama, ma amare è una parola grossa, che desidera fare suo nel Regno del Messia. Il desiderio non conosce il futuro, se non le sue ambizioni in un tempo immaginario, che non esiste. Non vede se non quello che la sua avidità brama, e odia la verità dei fatti che gli mostra il suo vero volto, il capolinea di una strada fatta di morti, di corpi usati per la Parola che vale solo metà di quanto vorrebbe, la verità da una parte e la falsità e l’arbitrarietà usate per nascondere la propria natura. Che si annullano a vicenda. Quindi questa luce, a che serve. Gli angeli la barattano per l’eternità, aureole rapinate, e un’isola dove l’apparenza nasconde ormai la disarmonia inconcepibile della Ruota. È proprio la maschera, questa volta, a svelare e mostrare cosa c’è dietro, mai accaduto prima. Ed è stato il mio spirito, nella morte, nel giudizio del Padre per sterminare ed appropriarsi e abbellirsi di questa eredità di luce smisurata, a farlo. Incredibile. Straordinario.
A voi giovani ancora un pensiero. Solo quanto amate l’Ambiente, quanto vi adoperate per salvaguardarlo. Cercate di vivere in armonia con i ritmi della Natura. Fa bene. Ci si sente più forti, si può dare il meglio di noi stessi. Provate qualche volta – già molti di voi lo fanno – ad alzarvi all’alba, a vivere il miracolo quotidiano del risveglio della Natura.