Marguerite Yourcenar – Omosessualità
Per un gay che si dichiara, ce ne sono dieci che non lo fanno, e cento che non l’hanno mai confessato a se stessi.
Per un gay che si dichiara, ce ne sono dieci che non lo fanno, e cento che non l’hanno mai confessato a se stessi.
Molte persone sono contrarie al matrimonio omosessuale, come se quest’ultimo andasse a minacciare in qualche modo quello etero. Se vogliamo dirla tutta, avrebbe molto più senso vietare l’alcool, visto che gli alcolici, oltre a danneggiare il fegato di chi ne assume troppi, aumentano risse e incidenti stradali, andando a danneggiare tutti, anche il povero astemio che si ritrova sfracellato al suolo perché investito da un ubriaco.
L’ipocrisia degli omofobi strapettegoli è ancora più insopportabile della loro smisurata omofobia. La fa diventare comicamente paranoica e, allo stesso tempo, seriamente schizofrenica.
Ma sarà che noi “gay” abbiamo proprio bisogno di tante sfilate “pride”?
Mi rattrista il fatto che gli omosessuali debbano urlare il proprio orgoglio di essere tali al mondo intero. Secoli di discriminazioni e soprusi hanno portato la società a pensare che gli omosessuali siano una categoria a parte, totalmente diversa dagli eterosessuali, quando in realtà non c’è che una minima differenza tra le due. Così come è minima la differenza tra chi preferisce le bionde e chi le more.
Non sempre la misoginia è indizio di spirito critico e di intelligenza. Talvolta è solo frutto di omosessualità.
Mangiare un frutto significa far entrare in noi una cosa viva, bella, come noi nutrita e favorita dalla tera.