Bumper Sticker – Omosessualità
Non sono lesbica, ma la mia ragazza sì.
Non sono lesbica, ma la mia ragazza sì.
Odio il termine normale riferito a un essere vivente, non ho mai capito chi abbia deciso che cosa non lo sia.
È Il dubbio amletico che attanaglia, ma con significato diverso, l’esistenza di ognuno di noi! A me è toccato uno tra i peggiori drammi esistenziali che di tanto in tanto regala il destino: Vivere da falso spettatore o da vero protagonista della vita? Ma che problema c’è direte voi? La risposta è ovvia! Ma quindi ditemi voi se è meglio esser un autentico gay o un falso etero? Se vi ho lasciato di stucco, e senza una risposta, allora il mio dilemma è reale e quindi non immaginario! Anch’io, per troppo tempo sono rimasto senza una risposta!
L’omosessualità è più antica dell’omofobia. Quest’ultima, però, è nata debolmente sana ma subito diventata fortemente malata.
Dicono che l’amore non considera l’età. Dicono che l’amore non si faccia problemi per l’etnia. Dicono che l’amore non bada alle religioni. Ma non ho mai sentito dire che l’amore non invade i cuori di due persone, solo perché sono dello stesso sesso.
Parlare di “matrimonio gay” in riferimento al Diritto Naturale suona come una forzatura, quasi bigotta, poiché motivata semplicemente da una tradizione linguistica – e sociale – che non è in questo caso sorretta dalla conoscenza dei presupposti del “matrimonio”. Ciò non significa che sia (o che debba essere) vietata l’unione omosessuale, ma che la definizione “matrimonio” le calzi stretta.
Ma sarà che noi “gay” abbiamo proprio bisogno di tante sfilate “pride”?