Marguerite Duras – Omosessualità
Ciò che l’omosessualità ama come suo amante, sua patria, sua creazione, sua terra, non è il suo amante, è l’omosessualità.
Ciò che l’omosessualità ama come suo amante, sua patria, sua creazione, sua terra, non è il suo amante, è l’omosessualità.
Non sono un finocchio; sono gente, sono gay, ma non per questo un pinocchio dell’arcigay.
Quello omosessuale è l’amore più puro, al contrario di quello eterosessuale, strumentale alla riproduzione.
Questo è il nostro promemoria per ricordare a tutti che siamo uno Stato laico: nessuna Chiesa può far vivere l’amore come una colpa.
Noi siamo rose. Rose nate tra margherite, iris, girasoli, papaveri, tulipani. Ognuno è diverso dall’altro, ma i fiori sono incantevoli tutti. Bellezza e profumo sono soggettivi. Non esiste un modello. Esiste ciò che ci è stato inculcato essere bello e profumato.
L’amore omosessuale ti rende libero di poter palpare i seni di tutte le tue amiche, senza provocare l’ira di nessuno!
A mio avviso, oggi il movimento omosessuale ha più bisogno di un’arte del vivere che di una scienza o di una conoscenza scientifica (o pseudoscientifica) di cosa sia la sessualità. La sessualità fa parte dei nostri comportamenti, fa parte della libertà di cui godiamo in questo mondo. La sessualità è qualcosa che siamo noi stessi a creare – è una nostra creazione assai più di quanto non sia la scoperta di un aspetto segreto del nostro desiderio.