Primo Levi – Giornata della memoria
Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?
Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?
Dopo Auschwitz non è più possibile la poesia.
Un pensiero particolare sul giorno della memoria, sulla Shoah: ma quanti genocidi ancora sono sparsi nel cammino della storia fino ad oggi? Purtroppo la storia si ripete sempre e l’uomo è più incline all’errore che alla conoscenza dell’errore dall’errore, è più incline all’orrore che all’interpretazione dell’orrore e non cambierà mai se non si appella alla propria coscienza di uomo.
Auschwitz inizia ogni volta che si guarda un mattatoio e si dice: sono soltanto animali.
Quando la follia ha il sopravvento sulla ragione, la crudeltà eccede e l’essere umano si trasforma in una bestia feroce capace di assassinare il prossimo con la più sconfinata spietatezza. Forse per molti sarà difficile credere a un Dio che abbia potuto tollerare e permettere tali atrocità.
Se la tolleranza democratica fosse stata ritirata quando i futuri capi cominciarono la loro campagna, l’umanità avrebbe avuto la possibilità di evitare Auschwitz e una guerra mondiale.
Pensavo che la vita era bella e avrebbe continuato a essere bella.