Gabriel García Márquez – Guerra & Pace
Non immaginava che era più facile cominciare una guerra che finirla.
Non immaginava che era più facile cominciare una guerra che finirla.
Adoro l’arte della guerra, ma quella dove non escono vittime, solo persone migliori.
Umanità, sei tesa come una corda di violino pronta a suonare la sua ultima nota disperata di pace. Là il guerriero popolo si rifugia all’ombra di bombe inesplose: lì è la pace, il ribelle animo umano sente l’eco della propria fragilità di essere e si perseguita con falsi cartelli dai forti poteri; deboli di libertà umana. Libertà è ciò che ogni uomo chiede: ed è disperazione nel dire la propria opinione libertà gridata dai mille volti, da ogni razza sia essa armata amata o pacifista; solo questo per vivere.
La guerra uccide! Annientiamo la guerra!
Siamo in guerra ed è una guerra di accerchiamento, ognuno di noi assedia l’altro ed è assediato, vogliamo abbattere le mura dell’altro e mantenere le nostre. L’amore verrà quando non ci saranno più barriere, l’amore è la fine dell’assedio.
Non ci potrà mai essere pace con gli altri, se non si è in pace con sé stessi.
Il tempo di una guerra si misura dopo.