Francesco Iannì – Guerra & Pace
Il giudizio altrui sa essere uno strumento di controllo assai pericoloso.
Il giudizio altrui sa essere uno strumento di controllo assai pericoloso.
Lascia che siano solo mani nobili come la seta pura a toccare il tuo cuore.
Tutto sarebbe più semplice, se nel campo dei sentimenti vigesse la meritocrazia.
A volte, per sentirci a posto, abbiamo bisogno pure di ciò che a parole non vogliamo, ma nei fatti rincorriamo.
Ci sono periodi più cupi, nei quali arrivo a sentirmi circondato da una sfiducia e da un’indifferenza inevitabili. Questo è uno di quei giorni in cui, con impazienza irosa e invidia maligna, guardo e desiderio la vita intensa che mi circonda e, al tempo stesso, mi respinge.
È una costante, per noi uomini, quella di odiare ciò che non comprendiamo e avvertiamo come diverso.
I bambini giocano ai soldati, e questo si capisce. Ma i soldati, perché giocano ai bambini?
Lascia che siano solo mani nobili come la seta pura a toccare il tuo cuore.
Tutto sarebbe più semplice, se nel campo dei sentimenti vigesse la meritocrazia.
A volte, per sentirci a posto, abbiamo bisogno pure di ciò che a parole non vogliamo, ma nei fatti rincorriamo.
Ci sono periodi più cupi, nei quali arrivo a sentirmi circondato da una sfiducia e da un’indifferenza inevitabili. Questo è uno di quei giorni in cui, con impazienza irosa e invidia maligna, guardo e desiderio la vita intensa che mi circonda e, al tempo stesso, mi respinge.
È una costante, per noi uomini, quella di odiare ciò che non comprendiamo e avvertiamo come diverso.
I bambini giocano ai soldati, e questo si capisce. Ma i soldati, perché giocano ai bambini?
Lascia che siano solo mani nobili come la seta pura a toccare il tuo cuore.
Tutto sarebbe più semplice, se nel campo dei sentimenti vigesse la meritocrazia.
A volte, per sentirci a posto, abbiamo bisogno pure di ciò che a parole non vogliamo, ma nei fatti rincorriamo.
Ci sono periodi più cupi, nei quali arrivo a sentirmi circondato da una sfiducia e da un’indifferenza inevitabili. Questo è uno di quei giorni in cui, con impazienza irosa e invidia maligna, guardo e desiderio la vita intensa che mi circonda e, al tempo stesso, mi respinge.
È una costante, per noi uomini, quella di odiare ciò che non comprendiamo e avvertiamo come diverso.
I bambini giocano ai soldati, e questo si capisce. Ma i soldati, perché giocano ai bambini?