Gianluca Menegazzo – Guerra & Pace
La pace è il più grosso obbiettivo che le armi, moderne, tecnologiche, si prefiggono.
La pace è il più grosso obbiettivo che le armi, moderne, tecnologiche, si prefiggono.
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.
Bella è l’amicizia quando si presenta a noi senza avarizia, essa estende il suo potere ad ogni nostro volere, riempie di gioia i nostri cuori e per un attimo fa dimenticare tutto quel che il mondo possa riservare. Con profondo affetto ti dedico questo versetto!
“Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola” mi dice Jamal, chirurgo dell’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. “Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l’ultimo miagolio soffocato”. Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua “Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell’opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste…” il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. “Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l’ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati”.
Svegliati amando, vivi il tuo giorno pensandomi, saluta il sole respirando l’emozione di una sera,…
Quando ci accorgeremo che la vera guerra la facciamo per la pace sarà troppo tardi, la guerra sarà finita e la pace non sarà arrivata.
Nel clima di speranza, anche un piccolo passo alimenta la voglia di raggiungere ogni obbiettivo.
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.
Bella è l’amicizia quando si presenta a noi senza avarizia, essa estende il suo potere ad ogni nostro volere, riempie di gioia i nostri cuori e per un attimo fa dimenticare tutto quel che il mondo possa riservare. Con profondo affetto ti dedico questo versetto!
“Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola” mi dice Jamal, chirurgo dell’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. “Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l’ultimo miagolio soffocato”. Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua “Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell’opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste…” il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. “Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l’ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati”.
Svegliati amando, vivi il tuo giorno pensandomi, saluta il sole respirando l’emozione di una sera,…
Quando ci accorgeremo che la vera guerra la facciamo per la pace sarà troppo tardi, la guerra sarà finita e la pace non sarà arrivata.
Nel clima di speranza, anche un piccolo passo alimenta la voglia di raggiungere ogni obbiettivo.
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.
Bella è l’amicizia quando si presenta a noi senza avarizia, essa estende il suo potere ad ogni nostro volere, riempie di gioia i nostri cuori e per un attimo fa dimenticare tutto quel che il mondo possa riservare. Con profondo affetto ti dedico questo versetto!
“Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola” mi dice Jamal, chirurgo dell’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. “Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l’ultimo miagolio soffocato”. Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua “Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell’opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste…” il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. “Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l’ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati”.
Svegliati amando, vivi il tuo giorno pensandomi, saluta il sole respirando l’emozione di una sera,…
Quando ci accorgeremo che la vera guerra la facciamo per la pace sarà troppo tardi, la guerra sarà finita e la pace non sarà arrivata.
Nel clima di speranza, anche un piccolo passo alimenta la voglia di raggiungere ogni obbiettivo.