Maxim Maximovich Litvinov – Guerra & Pace
La pace è indivisibile.
La pace è indivisibile.
Non ho più avuto una vita normale. Non ho mai potuto dire che tutto andasse bene e andare, come gli altri, a ballare e a divertirmi in allegria…Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre allo stesso posto. È come se il “lavoro” che ho dovuto fare laggiù non sia mai uscito dalla mia testa…non si esce mai, per davvero, dal Crematorio.
Ogni volta che un soldato muore tutti urlano che è scandaloso (?)… Finché i soldati stanno nelle caserme in Italia ad annoiarsi è tutto ok, poi vanno in guerra (ma và?) e devono tornare subito a casa. Il fornaio fa il pane, il soldato le guerre. Quando muoiono gli operai chi deve tornare a casa?
Se la pace non può essere mantenuta con onore, non sarà una pace duratura.
Il razzismo ce l’avete nella scatola cranica, lì dove avrebbe dovuto esserci il cervello.
Sia maledetto chi per primo inventò la guerra.
Più che una fine della guerra, vogliamo la fine dei principi di tutte le guerre.