J.R.R. Tolkien (John Ronald Reuel Tolkien) – Guerra & Pace
Non amo la spada per la sua lama tagliente, né la freccia per la sua rapidità, né il guerriero per la sua gloria. Amo solo ciò che difendo…
Non amo la spada per la sua lama tagliente, né la freccia per la sua rapidità, né il guerriero per la sua gloria. Amo solo ciò che difendo…
Nessun generale può giustificare la perdita di un combattimento affermando di essere stato costretto, contro il suo parere, a eseguire un ordine che ha causato la sconfitta.
“Credo che abbia avuto molto coraggio”, disse Juliana, “a scrivere quel libro. Se l’Asse avesse perso la guerra, noi potremmo dire e scrivere quello che ci pare, come facevamo prima; saremmo un paese unito e avremmo un sistema equo, uguale per tutti”.
La pace nel mondo è una questione di pace di noi con noi. Infatti un mondo fatto di persone in pace con se stesse mancherebbe di presupposti per fare la guerra.
Oggi ci siamo addestrati, è stato duro, credevo di non andare avanti, di cadere, di cedere, ho stretto i denti, ho pensato che il destino dei miei figli, nipoti che crescono dipende da quando oggi do il meglio di me, e l’adrenalina ha preso il sopravvento nel sangue.
Ogniqualvolta scoppia una guerra, per le prime vittime è sempre una guerra lampo.
Io non giudico quella gente che non sa comprendere ma sparlare e criticare; chi è nella condizione forse sfavorevole, inadeguata, svantaggiata di chi non sa guardare oltre a ciò che vede. Non la giudico, ma neppure la comprendo e cerco di capirla. Semplicemente mi allontano. Non voglio accanto a me persone che si fermano su condizioni e apparenze superflue, voglio accanto a me persone che al di fuori di questo, sanno leggere nel cuore “valori e sentimenti” che sono nascosti a occhi superficiali ed egoistici…