Sara Torvalds – Informatica
A un certo punto iniziarono ad arrivare delle cartoline da diversi angoli del pianeta. Penso che fu allora che capii che la gente nel mondo stava davvero utilizzando ciò che lui aveva creato.
A un certo punto iniziarono ad arrivare delle cartoline da diversi angoli del pianeta. Penso che fu allora che capii che la gente nel mondo stava davvero utilizzando ciò che lui aveva creato.
L’hacker è una persona che è andata al di là dell’uso del computer per sopravvivere (“Mi porto a casa la pagnotta programmando”) e guarda piuttosto ai due stadi successivi. Lui (o, in teoria ma in pratica fin troppo raramente, lei) usa il computer per i propri legami sociali: l’e-mail e la Rete sono mezzi bellissimi per avere una comunità. Ma per gli hacker un computer significa anche intrattenimento. Non i giochi, non le belle immagini sulla Rete. Il computer in sé è intrattenimento.
Le balene non hanno internet perché sono telepatiche.
Internet sta diventando un cervello artificiale, e noi, siamo i neuroni.
Ma che bisogno avrebbe una persona di tenersi un computer in casa?
Il vero programmatore può essere contento anche con un lettore a schede perforate. Ed in mancanza di schede usa i denti cariati dei mangiatori di Quiche.
L’uomo “moderno” è sempre online e mai presente.