Giuseppe Prezzolini – Ipse dixit
L’anima del Leopardi era nobilissima, delicatissima, quella d’una creatura angelica, straboccante di desiderio d’amore e di amicizia.
L’anima del Leopardi era nobilissima, delicatissima, quella d’una creatura angelica, straboccante di desiderio d’amore e di amicizia.
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Jimmy, un whisky con ginger-ale a parte. E non fare l’avaro, baby.
Oggi che i maestri non ci sono più, io credo nel proverbio: “Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna”. In cattedra finiscono i raccomandati.
A volte il silenzio è la cosa più bella da ascoltare.
Una parte della sinistra vuole le coppie di fatto gay: non voglio culattoni!
Vogliamo, molto banalmente, combattere le idee che hanno dichiarato eretici amore e buonumore, e avvilito l’esistenza moderna in uno sconquasso di desideri insoddisfatti, pensando che con l’aiuto della tecnica si risolva il problema della felicità lasciatoci in eredità dai totalitarismi barbarici del Novecento.