Paolo Borsellino – Ipse dixit
Devo fare in fretta, perché adesso tocca a me.
Devo fare in fretta, perché adesso tocca a me.
Ma andate a vedere cosa è un ciclista e quanti uomini vanno in mezzo a la torrida tristezza per cercare di ritornare con i miei sogni di uomo che si infrangono con droghe ma dopo la mia vita di sportivo.
Ci vuole un senso di responsabilità da parte di tutti.
Per me ciò che vedi è tutto ciò che hai.
…La sua bellezza esuberante e il suo sentire ingenuo agivano ognuno per conto proprio. Le pareva di essere una bambina inserita in un gioco di adulti, e che non le appartenesse. Ma il fisico prorompente urlava più forte della dolce ingenuità, recitava di una donna spregiudicata, opulenta, scandalosamente esuberante. Quanto forte era il contrasto tra quel corpo e il suo sentire. L’unica emozione fisica che conoscesse era quella strana tensione del ventre, palese denuncia di attrazione erotica, quando le piaceva qualcuno.
Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni!
PalleLa parola può assumere diversi significati.In senso puramente anatomico, volgarmente rappresentano parte degli organi genitali maschili.In senso propriamente “oggettivo”, il termine (singolare) rappresenta una sfera, per lo più di gomma o di cuoio, con cui si gioca.In senso figurato, avere le palle (o coglioni, o attributi) è caratteristica propria di colui/colei che ha coraggio, fegato di dire o fare qualcosa. Dote in via di estinzione.