Armando Cossutta – Ipse dixit
Sono stato e sono ancora un comunista, senza vergogne e senza abiure.
Sono stato e sono ancora un comunista, senza vergogne e senza abiure.
Ah sì? Ora, mi cerca? Mandatelo affanculo!
I magistrati? Rappresentano per Berlusconi ciò che gli ebrei rappresentavano per Hitler: razza infame da eliminare, anzi dementi da mandare nei manicomi. Non lo dico io: l’ha affermato lui stesso!
Forse non ci sarà più l’opportunità per te di accarezzare i miei capelli.
Raramente mi capita di dire una bugia. Per questo mi sento solo. È un mondo, il nostro, in cui se ne dicono tante.
Stavo uscendo dalla droga e dall’alcol, ad eccezione di un bicchiere di Chateau d’Yquem per accompagnare il foie gras a capodanno, e da una vita da rock and roll. Sono andato molto lontano, ho dovuto fare una scelta vita o morte. Ho scelto la vita e la terapia mi ha molto aiutato a capire il mio lato oscuro. Quello che non ci piace di noi stessi spesso ricopre le nostre paure.
La politica non è il mio editore. Punto e basta.