Pietro Taccogna – Lavoro
Il marinaio incapace sbaglia un nodo, il comandante incapace affonda la nave.
Il marinaio incapace sbaglia un nodo, il comandante incapace affonda la nave.
Il lavoro gratifica e dona benessere ma abbonda a regalare anche stanchezza.
Noi facciamo quello che dobbiamo, ma gli diamo dei nomi altisonanti.
Il lavoro delimita l’uomo.
I poveri sono i nostri padroni e bisogna trattarli come tali, altrimenti ci licenziano.
La speranza è una trappola infame inventata dai padroni.
Il giornalista è uno che, dopo, sapeva tutto prima.