Chiara Mineo – Libri
Non ci sarà tempesta che potrà fermarti. Non ci sarà fucile che ti metterà paura. Non ci sarà uomo che potrà dirti chi sei.
Non ci sarà tempesta che potrà fermarti. Non ci sarà fucile che ti metterà paura. Non ci sarà uomo che potrà dirti chi sei.
Ci sono sguardi che solo una donna sa lanciare in uno spazio dove c’è sempre l’inizio o la fine di qualcosa.
Non sono davvero cieco, è solo che non riesco a vedere. La gente pensa che vedere sia avere la percezione del mondo attraverso gli occhi. Ma è davvero così? Quando vedete una pietra, la percepite anche con la mano della mente. Vedere significa anche toccare, ma poiché il senso della vista è estremamente travolgente, non siete consapevoli dell’importanza del tatto.
“Hattie mi invitava sovente a esprimere un giudizio definitivo su Duponte e sul suo carattere.Non riuscivo a dire niente. Non riuscivo a formulare nulla di adeguato.Conservavo il ritratto tanti anni addietro, ma quella che in passato era sembrata una copia quasi perfetta ora non assomigliava per nulla a Duponte o, se è per questo, al barone. O meglio, non assomigliava a Duponte neanche lontanamente quanto le immagini impresse nella mia memoria.Eppure, rimase nella biblioteca di Glen Eliza, dove il mio amico era rimasto seduto tanto a lungo. Quando parlavo di lui, i nostri ospiti si meravigliavano che esistesse un uomo tanto raro. In quei momenti, l’interesse di Hattie per Duponte scemava. “Siete anche voi, caro Quentin, a renderlo possibile” asseriva; poi, mi rimproverava in modo scherzoso: “Si, è così, siete stato voi”.
La censura è una buona cosa, poiché in tal modo ad ogni libro è garantito almeno un lettore attento.
Se ci fosse stato un osservatore casuale, avrebbe visto un uomo distrutto, invecchiato di colpo nel giro di due ore. Chino in avanti sulla sua poltrona, col viso tra le mani e le lacrime negli occhi.Non riusciva a frenarle, quelle lacrime.
Rimpiangere le proprie esperienze significa arrestare il proprio sviluppo. Rimpiangere le proprie esperienze significa porre una menzogna sulle labbra della propria vita. È quasi come negare l’esistenza dell’anima.
Ci sono sguardi che solo una donna sa lanciare in uno spazio dove c’è sempre l’inizio o la fine di qualcosa.
Non sono davvero cieco, è solo che non riesco a vedere. La gente pensa che vedere sia avere la percezione del mondo attraverso gli occhi. Ma è davvero così? Quando vedete una pietra, la percepite anche con la mano della mente. Vedere significa anche toccare, ma poiché il senso della vista è estremamente travolgente, non siete consapevoli dell’importanza del tatto.
“Hattie mi invitava sovente a esprimere un giudizio definitivo su Duponte e sul suo carattere.Non riuscivo a dire niente. Non riuscivo a formulare nulla di adeguato.Conservavo il ritratto tanti anni addietro, ma quella che in passato era sembrata una copia quasi perfetta ora non assomigliava per nulla a Duponte o, se è per questo, al barone. O meglio, non assomigliava a Duponte neanche lontanamente quanto le immagini impresse nella mia memoria.Eppure, rimase nella biblioteca di Glen Eliza, dove il mio amico era rimasto seduto tanto a lungo. Quando parlavo di lui, i nostri ospiti si meravigliavano che esistesse un uomo tanto raro. In quei momenti, l’interesse di Hattie per Duponte scemava. “Siete anche voi, caro Quentin, a renderlo possibile” asseriva; poi, mi rimproverava in modo scherzoso: “Si, è così, siete stato voi”.
La censura è una buona cosa, poiché in tal modo ad ogni libro è garantito almeno un lettore attento.
Se ci fosse stato un osservatore casuale, avrebbe visto un uomo distrutto, invecchiato di colpo nel giro di due ore. Chino in avanti sulla sua poltrona, col viso tra le mani e le lacrime negli occhi.Non riusciva a frenarle, quelle lacrime.
Rimpiangere le proprie esperienze significa arrestare il proprio sviluppo. Rimpiangere le proprie esperienze significa porre una menzogna sulle labbra della propria vita. È quasi come negare l’esistenza dell’anima.
Ci sono sguardi che solo una donna sa lanciare in uno spazio dove c’è sempre l’inizio o la fine di qualcosa.
Non sono davvero cieco, è solo che non riesco a vedere. La gente pensa che vedere sia avere la percezione del mondo attraverso gli occhi. Ma è davvero così? Quando vedete una pietra, la percepite anche con la mano della mente. Vedere significa anche toccare, ma poiché il senso della vista è estremamente travolgente, non siete consapevoli dell’importanza del tatto.
“Hattie mi invitava sovente a esprimere un giudizio definitivo su Duponte e sul suo carattere.Non riuscivo a dire niente. Non riuscivo a formulare nulla di adeguato.Conservavo il ritratto tanti anni addietro, ma quella che in passato era sembrata una copia quasi perfetta ora non assomigliava per nulla a Duponte o, se è per questo, al barone. O meglio, non assomigliava a Duponte neanche lontanamente quanto le immagini impresse nella mia memoria.Eppure, rimase nella biblioteca di Glen Eliza, dove il mio amico era rimasto seduto tanto a lungo. Quando parlavo di lui, i nostri ospiti si meravigliavano che esistesse un uomo tanto raro. In quei momenti, l’interesse di Hattie per Duponte scemava. “Siete anche voi, caro Quentin, a renderlo possibile” asseriva; poi, mi rimproverava in modo scherzoso: “Si, è così, siete stato voi”.
La censura è una buona cosa, poiché in tal modo ad ogni libro è garantito almeno un lettore attento.
Se ci fosse stato un osservatore casuale, avrebbe visto un uomo distrutto, invecchiato di colpo nel giro di due ore. Chino in avanti sulla sua poltrona, col viso tra le mani e le lacrime negli occhi.Non riusciva a frenarle, quelle lacrime.
Rimpiangere le proprie esperienze significa arrestare il proprio sviluppo. Rimpiangere le proprie esperienze significa porre una menzogna sulle labbra della propria vita. È quasi come negare l’esistenza dell’anima.