Michela Strega – Libri
Ubriacano più le parole che l’alcool.
Ubriacano più le parole che l’alcool.
Sarei stata la persona più secchiona del mondo, se solo i libri di scuola mi piacessero come quelli di romanzi.
Per la carta c’è un nemico più temibile del fuoco: la censura.
Col tempo si dimentica perfino la paura di calpestare le righe tra le piastrelle.
Sono veleno e antidoto della mia anima.
Credo che la scrittura sia una forma d’amore con cui ci identifichiamo nel cuore e nella mente degli altri.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono.