Carlos Ruiz Zafón – Libri
-Ha letto Dumas?-Da cima a fondo.-Ne ha tutto l’aspetto.
-Ha letto Dumas?-Da cima a fondo.-Ne ha tutto l’aspetto.
Non si può scrivere bene e, nel contempo, anche facilmente.
E rabbia e disperazione, e voglia di non essere lì, di non credere ai propri occhi centuplicano le sue forze. Spalanca la porta scaraventandolo per terra. Entra nel salotto come una furia. E i suoi occhi vorrebbero essere ciechi piuttosto di vedere quel che vedono. La porta della camera da letto è aperta. Lì, tra le lenzuola scomposte, con una faccia diversa, irriconoscibile a lui che l’ha vista mille volte, c’è lei. Si sta accendendo una sigaretta con aria innocente. I loro occhi si incontrano, e in un attimo qualcosa si rompe, si spegne per sempre. E anche quell’ultimo cordone ombelicale d’amore vien reciso e tutti e due, guardandosi, urlano in silenzio, piangendo a dirotto…
Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. È acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole ed arriva sempre come ricompensa dopo la pioggia. Apri le ali…… Ora volerai. Il cielo sarà tutto tuo.
Spesso si afferma che il valore della vita non stia tanto nella sua durata, quanto nel modo in cui la si vive. Facile a dirsi quando si scoppia di salute!
Abbandonarsi al corso degli eventi non può essere mai una soluzione, banalizzerebbe la storia e la farebbe terminare bruscamente e prematuramente, lasciando in eredità al lettore una grande insoddisfazione. Quindi non ci sono altre opzioni, bisogna gettarsi nella mischia e il protagonista lo farà proprio quando ormai sembra impossibile, un attimo prima di essersi smarrito per sempre al di là del punto di non ritorno.
Un fiore secco fra le pagine di un libro. Ricordo di un’ora d’amore, un’ora lunga come una sera, una sera lunga come una vita, una vita che sfugge sulle ali del tempo, consunto e logoro. Solo brandelli di felicità.