Pierluigi Cavarra – Libri
Quel che scrivo è solo frutto della mia mente, che stranamente, dice la verità!
Quel che scrivo è solo frutto della mia mente, che stranamente, dice la verità!
Per uno scrittore creativo, possedere la verità è meno importante di una sincerità emozionale.
Dove sarebbe quaggiù.Terminopoli, spiegò con calma Stark. È il capolinea di tutti i servizi su rotaia, Thad.
Poi mi ritrovo fuori, con il cane. Fuori per strada. […] E cerco camminando (gioia ovunque, afferrata senza angoscia) e non trovo niente, fottuta letteratura di merda, realismo di ogni ordine, notte, orchi, fate corrotte! La gente si volta al passaggio dello svitato dalla testa ammaccata accompagnato dal cane che fa le linguacce. Ma anche loro, i passanti, non ne conoscono mica tante di storie che sian tutte rose e fiori! E se la ridono, con la risata carnivora dell’ignoranza, la risata feroce della pecora dai mille denti!
Fragilità non è solo donna.
Ogni volta che lui parlava con Anna, negli occhi di lei si accendeva un lampo di gioia e un sorriso di felicità piegava le sue labbra vermiglie. Era come se facesse uno sforzo su di sé per non mostrare al di fuori questi segni di gioia, ma essi emergevano da soli sul suo viso.
Il senso della frase è il sesso della frase, il suono della frase, il significato della frase. Il senso della frase battezza la frase, la estremizza e anche se la degrada col turpiloquio, la promuove comunque rendendola, alla fin fine, definitiva. Il senso della frase è il punto di arrivo del concetto espresso quando la frase è ancora nell’utero. È il punto di non ritorno. Un “punto e basta”. Un punto esclamativo ma, soprattutto, 666 punti esclamativi. Diabolico senso della frase, io ti possiedo e ti amo. Fiato alle trombe di Eustachio, rimbombino le tube di Falloppio. Così è e così è stato. Non so se si nasca con il senso della frase. Di sicuro ci si muore.