Michelangelo Da Pisa – Libri
Un libro lasciato a metà è un’amicizia tradita.
Un libro lasciato a metà è un’amicizia tradita.
Per gli indecisi ho sempre provato un sentimento ibrido, a metà strada tra la tenerezza e l’ira. Li osservo e li vedo sempre lì, in punta di piedi, sull’orlo di una decisione, in bilico tra un forse e un quasi, con la zavorra delle loro insicurezze, perennemente in ritardo all’appuntamento col destino, decisi nell’essere indecisi.
In un letto di inquietudine, esondo dall’ordinario per abbracciare te che sei il mio ineluttabile.
“Sei davvero sul punto di perdere la ragione.””Niente affatto, Guardami. Riesco a legarmi i lacci delle scarpe. Vedi? E ad annodarmi la cravatta. È necessaria una certa cura, sai, per avvolgerla intorno al collo, infilarla nella camicia e così via, senza sembrare un folle con un’enorme sciarpa al collo.”
Gli orari della vita dovrebbero prevedere un momento, un momento preciso della giornata, in cui ci si potrebbe impietosire sulla propria sorte. Un momento specifico. Un momento che non sia occupato né dal lavoro, né dal mangiare, né dalla digestione, un momento perfettamente libero, una spiaggia deserta in cui si potrebbe starsene tranquilli a misurare l’ampiezza del disastro. Con queste misure davanti agli occhi, la giornata sarebbe migliore, l’illusione bandita, il paesaggio chiaramente delineato. Ma se si pensa alla propria sventura tra due forchettate, con l’orizzonte ostruito dall’imminente ripresa del lavoro, si prendono delle cantonate, si valuta male, ci si immagina messi peggio di come si sta. Qualche volta, addirittura, ci si crede felici!
Mi chiedo spesso cosa celi la continua, persistente, ingiustificata ostentazione di un amore. Un sentimento non andrebbe dimostrato ancor prima che mostrato?
Un buon libro fa apparire quello che senza quel libro forse non sarebbe mai stato visto.