Dario Amadei – Libri
Nella rampa “conseguenze” della scala narrativa, il protagonista è come un pugile messo alle corde dalla “cosa magica”
Nella rampa “conseguenze” della scala narrativa, il protagonista è come un pugile messo alle corde dalla “cosa magica”
Non ricordo l’amore che se n’è andato con lei, ma solo il vuoto che mi ha raggiunto senza di lei.
Ecco la cosa che odiavo di più. Ballare. Ma quella sera invece ho ballato e mentre ballavo una sensazione nuova, di essere vivo, mi toglieva il fiato. Tra poche ore sarei uscito da quella cantina. E sarebbe stato di nuovo tutto uguale. Eppure sapevo che oltre quella porta c’era il mondo che mi aspettava e io potevo parlare con gli altri come fossi uno di loro. Decidere di fare le cose e farle. Potevo partire. Potevo andare in collegio. Potevo cambiare i mobili della mia stanza.
Si ama davvero una sola volta nella vita, Juliàn, anche se non ce ne rendiamo conto.
Sto per partire e vorrei che tu mi buttassi le braccia al collo e mi dicessi che mi ami.
Ma la amo ancora. Potrei avere la libertà, fuggire, ma mi tiene legato a lei. Non posso rimanere. Non posso andarmene.
Il cuore, come se sapesse qualcosa che io ignoravo, mi batteva nelle tempie all’impazzata.