Isabel Milù – Libri
Quando scrivo mi sembra di pregare e ho paura che le mie parole non siano adeguate, vi capita mai?
Quando scrivo mi sembra di pregare e ho paura che le mie parole non siano adeguate, vi capita mai?
Non ti farei mai del male intenzionalmente.Non ti farei mai del male in alcun modo.
Sabina gira con la mente per le stanze dell’appartamento in cui sono cresciuti. Tutto è immobile, appena dissotterrato da un archeologo, gli oggetti coperti da un sottile strato di cenere. Loro quattro fissi nelle stanze, in alcuni atteggiamenti, sorpresi dalla sua entrata improvvisa. Da bambina, prima di addormentarsi, immobilizzava il mondo, le persone: lei era l’unica in grado di muoversi, di rubare gli oggetti, di fare scherzi. Così è ora con loro quattro sepolti nella casa, cerca le abitudini, il modo in cui vivevano, i loro sentimenti.
Alla fine sei venuto. Sapevo che saresti venuto.
Non riuscì più a pensare. Un formicolio si era impadronito di lui, paralizzandogli braccia, gambe e cervello. Era troppo vicina. Vedeva ogni lacrima appesa alle sue ciglia.
Quando non ti prendi le tue responsabilità rinunci alla tua libertà e al tuo potere, nella misura in cui lo fai.
Entrò Carla; aveva indossato un vestitino di lanetta marrone con la gonna così corta, che bastò quel movimento di chiudere l’uscio per fargliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe; ma ella non se ne accorse e si avanzò con precauzione guardando misteriosamente davanti a sé, dinoccolata e malsicura; una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano; un’oscurità grigia avvolgeva il resto del salotto.