Paulo Coelho – Libri
Nessuno riesce a nascondere nulla quando guarda negli occhi. E ogni donna, con un minimo di sensibilità, riesce a leggere negli occhi di un uomo innamorato.
Nessuno riesce a nascondere nulla quando guarda negli occhi. E ogni donna, con un minimo di sensibilità, riesce a leggere negli occhi di un uomo innamorato.
Lei sorrise. Fu come la luce del mattino nell’oscurità; gli accarezzò il cuore e lui si ritrovò innamorato, in uno spasimo di passione.
… Ognuno di noi pensa di avere molte strade e di potere scegliere sa sé. Ma forse sarebbe stato più esatto dire che sogna il momento di scegliere. Anche per me è stato così. Ma ora lo so. Lo so con tanta chiarezza da poterlo mettere in parole. La strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. Sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si succedono a deciderla naturalmente.
Savannah riprese a leggere. Recitò poesie per oltre un’ora, e ognuna era legata a una vicenda personale. Una ragazza, nata da genitori poveri nel South Carolina, era cresciuta scalza e abbronzata fra le paludi presso Colleton, aveva imparato a calcolare le stagioni in base alle migrazioni dei gamberi e degli uccelli selvatici e alla raccolta dei pomodori, aveva visto sorgere in sé la fiamma di una singolare personalità, aveva alimentato quella fiamma, aveva giurato a sé stessa di essere diversa, aveva sentito il linguaggio agitarsi in lei così come udiva le civette stridere in cima al granaio e i campanacci delle boe rintoccare nei canali. Poi il mondo era passato al contrattacco, come sempre, e la bambina, inerme e triste, aveva cominciato a battersi contro la ferocia e la crudeltà di quel mondo. Nelle ultime poesie, Savannah parlava dei suoi crolli, dei suoi demoni, della sua insania. Ne parlava con stupore e rispetto e accorante tristezza.
I veri grandi scrittori sono quelli il cui pensiero occupa tutti gli angoli e le pieghe del loro stile.
Ci incontriamo. Ci incontriamo sempre, in qualche modo, non importa dove io vada, non importa quanta distanza cerchi di mettere fra noi. Non importa mai. Tu mi trovi sempre.
La residenza di Peter Pett, il noto finanziere, su Riverside Drive è un pugno in un occhio tra i più cospicui in quell’arioso ed elegante viale newyorkese. Quando ci passate davanti in limousine o vi godete i vostri dieci centesimi d’aria fresca sull’imperiale di un omnibus verde, salta su e vi morde. L’architetto che si trovi a passar di lì sussulta e allarga le braccia per schermirsi e finanche l’osservatore incompetente è colto da un senso di sgomento. L’edificio assomiglia contemporaneamente a una cattedrale, a una villa di campagna, a un hotel e a una pagoda cinese. Molte finestre hanno vetri istoriati e sopra il porticato troneggiano due leoni in terracotta, considerevolmente più brutti dei compiaciuti felini che montano la guardia alla Public Library di New York. È impossibile che simile dimora passi inosservata ed è forse per questo motivo che la signora Pett ha tanto insistito perché il consorte l’acquistasse. La signora Pett adora essere notata.