David Grossman – Libri
Cosa augurarti? A dire il vero, dovrei augurarti te stessa, perché tu sei il regalo più prezioso, più raro a cui possa pensare. Vorrei essere più coraggioso, per te.
Cosa augurarti? A dire il vero, dovrei augurarti te stessa, perché tu sei il regalo più prezioso, più raro a cui possa pensare. Vorrei essere più coraggioso, per te.
Quando non comprendono ciò che scrivo, ho certezza di quel che provo.
“Ti voglio bene, non può bastarti?”, mi chiese prendendomi per il mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.E più m’immergevo in essi, più avvertivo con ogni cellula del mio corpo che non desideravo altro e non potevo farci niente. Non c’erano dubbi, né su quello che provavo né su ciò che non sarebbe mai accaduto, né quindi sulla conclusione del nostro rapporto.”Io ti amo, può non esserti un soprappiù?”.La risposta era ovvia per entrambi: No. Non potevano esserci mezze misure. Non potevamo trovare dei compromessi in questo.
La residenza di Peter Pett, il noto finanziere, su Riverside Drive è un pugno in un occhio tra i più cospicui in quell’arioso ed elegante viale newyorkese. Quando ci passate davanti in limousine o vi godete i vostri dieci centesimi d’aria fresca sull’imperiale di un omnibus verde, salta su e vi morde. L’architetto che si trovi a passar di lì sussulta e allarga le braccia per schermirsi e finanche l’osservatore incompetente è colto da un senso di sgomento. L’edificio assomiglia contemporaneamente a una cattedrale, a una villa di campagna, a un hotel e a una pagoda cinese. Molte finestre hanno vetri istoriati e sopra il porticato troneggiano due leoni in terracotta, considerevolmente più brutti dei compiaciuti felini che montano la guardia alla Public Library di New York. È impossibile che simile dimora passi inosservata ed è forse per questo motivo che la signora Pett ha tanto insistito perché il consorte l’acquistasse. La signora Pett adora essere notata.
Non c’era modo di invertire il processo. Come si può chiedere a un mondo che è arrivato a considerare il cancro come malattia curabile, come si può chiedere a un mondo simile di accantonare la cura, di tornare all’età infelice dell’impossibilità? Non c’era più modo di invertire la rotta.
Il dolore però non è passato. Era sempre lì, e mi tirava dentro, pretendeva di essere sentito.
Una luce è giusto uno spicchio di una storia.Se c’è una luce che è come lei, ci sarà anche un rumore, un angolo di strada, un uomo che cammina, molti uomini, o una donna sola, cose del genere. Non si fermi alla luce, pensi a tutto il resto, pensi a una storia.Jasper Gwyn diceva che tutti siamo qualche pagina di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto e che invano cerchiamo negli scaffali della nostra mente.