David Grossman – Libri
Sto solo quasi bene, ed è un piacere di seconda mano.
Sto solo quasi bene, ed è un piacere di seconda mano.
Forse lui ha capito, molto prima di me, che non è possibile tornare indietro sani e salvi dal punto in cui siamo arrivati.
Sto piangendo. Dopo tanti anni piango ancora per loro. Calde lacrime scivolano lungo le rughe del mio viso, finché l’aria non le asciuga, lasciandomi piccole chiazze fresche e appiccicose sulla pelle.Sylvia è tornata da me. Mi terge allegramente le guance con un fazzolettino di carta. Per lei le mie lacrime sono solo il frutto di qualche difetto nelle tubature. Un altro dei segni inevitabile e innocui della mia grande vecchiaia.Non sa che piango per i tempi che cambiano, che, rileggendo le mie pagine preferite del libro della memoria, sento nascere dentro la speranza in una conclusione diversa, la speranza disperata che la guerra non ci sia. Che questa volta, in qualche modo, ci lasci in pace.
L’odore di un vecchio libro riempie un giovane silenzio.
Un attimo dopo, la vita com’era stata fino a quel momento era scomparsa in una fiammata.
Alice rise: “è inutile che ci provi, non si può credere a una cosa impossibile.””Oserei dire che non ti sei allenata molto”, ribattè la Regina. “Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.”
Nonostante la televisione, la scrittura rimane la più sorprendente invenzione dell’uomo: se va via la luce, il libro non si spegne.