Domenico Esposito Mito – Libri
Non conta se porti la divisa o meno per meritare rispetto. Chi merita rispetto sarà rispettato, chi non lo merita può indossare tutte le divise che vuole, il mio rispetto non lo avrà.
Non conta se porti la divisa o meno per meritare rispetto. Chi merita rispetto sarà rispettato, chi non lo merita può indossare tutte le divise che vuole, il mio rispetto non lo avrà.
“Il Signore del Sole ride di me, che ho parlato con rispetto contro ciò che mi appariva come una bestemmia…”Non era un conforto che Apollo fosse intervenuto. Adesso si diceva (e ovviamente la voce s’era sparsa, dapprima nel tempio e quindi in tutta la città) che lei aveva rifiutato il Dio e perciò Apollo l’aveva maledetta.
– Le storie non sono ritratti.- Jasper Gwyn pensava di sì. Un giorno, che eravamo seduti in un parco, mi spiegò che tutti abbiamo una certa idea di noi stessi, magari appena abbozzata, confusa, ma alla fine siamo portati ad avere una certa idea di noi stessi, e la verità è che spesso quell’idea la facciamo coincidere con un certo personaggio immaginario in cui ci riconosciamo.- Tipo?Rebecca ci pensò un po’.- Tipo uno che vuole tornare a casa ma non trova più la strada. O un altro che vede le cose sempre un attimo prima degli altri. Cose così. È quanto riusciamo a intuire di noi.
L’ultimo sconsolato bang della mia lattina di Desolazione nel vuoto della valle, che ascolto con soddisfazione, nudo. Lontano, lontano alle porte del mondo c’era il vortice di vento che ammoniva come tutti noi saremo spazzati via come trucioli e piangeremo. Uomini dagli occhi stanchi ora lo capiscono, e attendono di deturparsi e putrefarsi, nonostante questo essi conservano egualmente nel cuore il potere d’amare, non so più cosa significhi quella parola. L’unica cosa che voglio è un cono gelato.
Da quando esiste il mondo sono stati scritti molti libri, ma il mondo è rimasto profondamente stupido ed è per questo che ho deciso di scrivere un testo contro la stupidità.
La scrittura è libertà.
Abbiamo tutti sedici, diciassette anni – ma senza saperlo veramente, è l’unica età che possiamo immaginare: a stento sappiamo il passato. Siamo molto normali, non è previsto un altro piano che essere normali, è un’inclinazione che abbiamo ereditato nel sangue. Per generazioni le nostre famiglie hanno lavorato a limare la vita fino a toglierle ogni evidenza – qualsiasi asperità che potesse segnalarci all’occhio lontano. Col tempo hanno finito per avere una certa competenza nel ramo, maestri di invisibilità: la mano sicura, l’occhio sapiente – artigiani.