Lev Nikolaevic Tolstoj – Libri
Quando è qui non può, non osa, non amarmi.
Quando è qui non può, non osa, non amarmi.
Si dice che il pazzo sia il prodotto della società, che noi cosiddetti “sani”, noi che emarginando le persone, deridendole e abbandonandole provochiamo in loro degli squilibri mentali, noi, con la nostra cattiveria, con il nostro menefreghismo, con il nostro egoismo.
Claudia era un mistero, era impossibile dire cosa sapesse o non sapesse, e vederla uccidere faceva rabbrividire.
Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene, quanto tu sei stato sempre per me, come hai arricchito la mia vita. […] Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l’albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia. “
La letteratura non deve limitarsi ad elogiare i potenti ed a consolare i perdenti.
Lei chiude gli occhi trattenendo il respiro, improvvisamente rapita da quell’emozione incredibile, da quel dolore d’amore, da quel magico diventare sua per sempre. Alza il viso verso il cielo, sospirando, aggrappando alle sue spalle, abbracciandolo forte. Poi si lascia andare, delicatamente più tranquilla. Sua. Apre gli occhi. Lui è lì, dentro di lei. Quel morbido sorriso ondeggia d’amore sul suo viso baciandola ogni tanto. Ma lei non c’è più. Quella ragazza dagli occhi azzurri spaventati, dai tanti dubbi, dalle mille paure, è scomparsa…
Come la calda luce del sole risveglia le piante dal loro torpore invernale così le parole dei libri riescono a risvegliare in noi nuove energie.