Domenico Esposito Mito – Libri
Se parti già dal presupposto che non ce la fai, è ovvio che non ce la fai.
Se parti già dal presupposto che non ce la fai, è ovvio che non ce la fai.
Lasciami andare a vedere il sogno, la velocità, il miracolo, non fermarmi con uno sguardo triste, questa notte lasciami vivere laggiù sull’orlo del mondo, solo questa notte, poi tornerò…
Era la vertigine. L’ottenebrante, irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa.
Nell’istante in cui qualcuno assiste alle nostre azioni, volenti o nolenti ci adattiamo agli occhi che ci osservano, e nulla di ciò che facciamo ha più verità.
Ma a dire il vero ho parlato solo di te, cos’ho visto in te, e non sono capace di lasciarti andare senza che tu sappia cos’è successo a me in quei momenti.
In qualsiasi posto tu debba andare, con un libro puoi sempre cambiare destinazione.
Leggere non rende onnipotenti ma educa la nostra mente all’immensità del pensare.