Patrick McGrath – Libri
Era come se l’avessero rubata, quella felicità, anzi come se l’avessero trovata per caso e se la fossero portata via di corsa, perché in realtà apparteneva a qualcun altro e loro non ne avevano alcun diritto.
Era come se l’avessero rubata, quella felicità, anzi come se l’avessero trovata per caso e se la fossero portata via di corsa, perché in realtà apparteneva a qualcun altro e loro non ne avevano alcun diritto.
Aveva trascorso la vita sempre attendendo qualcosa: il ritorno del padre dal lavoro, la lettera del suo ragazzo che non arrivava, gli esami di fine anno, il treno, l’autobus, una telefonata, il giorno d’inizio e quello della fine delle vacanze. Adesso doveva aspettare la morte, la cui data era segnata.
La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l’eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l’amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso.
“Com’è tua madre?” Chiesi per distrarmi.Bella sorrise. “Mi somiglia molto, ma è più carina.”Ne dubitavo.
Il libro è un ritratto di parole sfumato da tanti sospiri.
A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;a stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere;a mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io;a esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui;Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti;a vivere c’è il rischio di morire;a sperare c’è il rischio della disperazione ea tentare c’è il rischio del fallimento.Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.Ha rinunciato alla libertà.Solo la persona che rischia è veramente libera.
La prudenza cominciava da dove si poggiavano i piedi e proseguiva fin dove si posavano gli occhi. Era meglio non vedere tutte le cose della strada.