Aoki Kotomi – Libri
Il battito del suo cuore… è… incredibile. Le sue pulsazioni sono diventate così irregolari… a sentirle, comincia a battere il cuore persino a me.
Il battito del suo cuore… è… incredibile. Le sue pulsazioni sono diventate così irregolari… a sentirle, comincia a battere il cuore persino a me.
Un libro è un po’ come un figlio: nasce dalle nostre emozioni, dal nostro cuore.
Chiudo gli occhi e penso all’angolo del cuore dove sta racchiuso tutto questo stupido dolore. Dove gli altri sono felici senza di me, dove nessuno sa che esisto, che sto qui con i capelli che sanno di pino e con in testa una canzone […] Gli occhi chiusi mi mandano immagini che fanno ancora più male. E allora cavolo li riapro e tutto è finalmente sfocato. C’è un suono lontano. Dentro ci sono le sue risate e la voce di pistacchio. Poi il suono insiste e diventa un trillo. Il cellulare. Mi tremano le mani mentre apro la tasca esterna dello zaino e lo prendo, concentrata sul numero che appare. Non rispondo. Non rispondo. È lui. È lui. Non è possibile. […] Non rispondo. Tu sei felice anche senza di me. Io no. Però. Smette di squillare nell’attimo che premo il pulsante di risposta. Il silenzio mi fa venire il singhiozzo.
Io… davanti a Riko… faccio sempre il superiore, la sgrido di continuo. In realtà però… vorrei dirle che mi piace, che è carina… vorrei abbracciarla ogni secondo.
I libri sono una cosa buona, ma sono un pallido surrogato della vita.
Un best-seller è la tomba dorata di un talento mediocre.
L’ultima cosa che si scopre scrivendo un libro è come cominciare.