Charles Bukowski – Libri
Non potevo far altro che scolare la lattina di birra e aspettare che cadesse l’atomica.
Non potevo far altro che scolare la lattina di birra e aspettare che cadesse l’atomica.
Uno scrittore professionista è un dilettante che non ha mollato.
L’aveva vista così centinaia di volte la mattina. Stava dormendo, i capelli sparsi nel cuscino… ma stranamente teneva le braccia lungo il corpo. Dritte, come se fossero state sistemate in quella posizione da qualcuno che non la conosceva.Provò un nodo in gola mentre il suo campo visivo diventava come un tunnel, tutto nero a parte lei. Finalmente era tornato da Lexie, ma non sopportava di vederla in quel modo. Aveva 32 anni. Era sana, robusta, una combattente. Lo amava. Era la sua vita.Ma quelle braccia erano innaturali, avrebbero dovuto essere piegate, una mano sopra alla testa e l’altra sull’addome… gli mancò il respiro. Sua moglie se n’era andata… Sua moglie.
Aveva trascorso tutti quegli anni lontana da se stessa. Un campo arido, riarso, al di là di ogni lamento o desiderio, al di là del sogno, della delusione. Il futuro non aveva importanza. E dal passato aveva appreso solo questa lezione di saggezza: l’amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un’illusione insidiosa. E ogni qualvolta quei due fiori velenosi incominciavano a sbocciare nella terra assetata di quel campo, Mariam li sradicava. Li sradicava e li gettava via, prima che potessero attecchire.
Un’intima certeza si era infranta dentro di lui; era la stessa sensazione provata quando Ron se n’era andato.
Dobbiamo imparare una cosa: non possiamo sempre prendere, senza dare a nostra madre, la terra, sempre, tanto quanto le abbiamo tolto.(da “L’anima degli indiani”)
Resistere ha senso solo se ne esci con qualcosa in mano alla fine. Ma resistere…