Carlos Ruiz Zafón – Libri
Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò in cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero.
Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò in cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero.
Più come pro forma che perchè ne sentisse il bisogno, chiuse gli occhi e cominciò a recitare l’Atto di Dolore, come sempre in francese. Mon Dieu, je regrette… eppure non si pentiva di nulla; era fin troppo tardi per qualunque pentimento.Avrebbe ritrovato Claire una volta morto? Si domandava. O magari, come si aspettava, sarebbe stato condannato alla separazione per un po’? In ogni caso l’avrebbe rivista: si aggrappò a quella convinzione con molta più fermezza di quanta non ne provasse nell’abbracciare i dogmi della Chiesa.Dio gliel’aveva data, Dio gliel’avrebbe restituita.(da “Il cerchio di pietre”)
“Sforzati… fai qualcosa… prova a uscire… reagisci”, mi dicono le persone. Queste parole sono peggio del male in sé. Mi fanno sentire tutta la mia inefficacia e insieme portano fuori un odio sconsiderato verso di me e chi me le dice. Perché non sono in grado, è come chiedere a un muto di parlare. La gente non lo capisce. Ci sono certe cose immense che se non le provi non le potrai mai capire.Le persone che capiscono la cosa non ti dicono niente né ti chiedono niente della cosa. La capiscono e basta e hanno questo strano potere di farti sentire meglio senza farlo apposta.
Mi bastò fissarlo negli occhi per capire la verità. La capii con la brutale chiarezza…
Adesso che ho superato giàtanti dolori e possoleggere il mio destino comeuna mappa piena di errori,quando non sento nessuna compassionedi me stesso e possopassare in rassegnala mia esistenza senza sentimentalismi,perché ho trovato una relativa pace,lamento solo laperdita dell’innocenza.Mi manca l’idealismo della gioventù,del tempo in cui esisteva ancora per meuna chiara linea divisoriatra il bene e il malee credevo che fosse possibile agiresempre in accordo conprincipi amovibili.
Odorano di dimenticato le periferie. Ed è la stessa sensazione che ho cucita addosso.
Esiste un sentimento più forte della curiosità femminile?Sapere, conoscere quello che si è sognato! Che cosa non farebbe la donna per ottenere questo? Quando s’è destata la curiosità impaziente d’una donna, ella commetterà ogni pazzia, ogni imprudenza, ogni atto temerario, non indietreggerà di fronte a niente. Naturalmente parlo delle donne che sono veramente tali, dotate di quello spirito triplo fondo che in superficie sembra freddo e giudizioso, ma che possiede tre scomparti segreti ricolmi: l’uno dell’inquetudine delle femmine sempre in fermento; l’altro di furberia con l’apparenza della buona fede, ma furberia delle persone devote, di gusti difficili, e pericolose; e finalmente l’ultimo di seducente galanteria senza scrupoli, d’inganni squisiti e di perfidie dolcissime, insomma di tutte quelle perverse qualità che spingono al suicidio gli amanti imbecilli e creduloni, mentre fanno beati tutti gli altri.