Neal Shusterman – Libri
Che bisogno c’è degli incubi, se ci sei già dentro?
Che bisogno c’è degli incubi, se ci sei già dentro?
Il segreto consisteva nel sapere che la sua vera natura viveva, perfetta come un numero non scritto, contemporaneamente dappertutto, nello spazio e nel tempo.
Si ma di prigione si esce, e quando si esce di prigione, e si porta il nome di Edmondo Dantès, uno si vendica.
“Vostro padre sapeva quello che faceva e non vi ringrazierebbe se intralciaste i piani dell’Ordine!” anche Sirius alzò la voce. “Le cose stanno così… ecco perché voi non fate parte dell’Ordine. Non capite, ci sono cose per cui vale la pena di morire!”
Entrate nelle biblioteche ogni tanto, i libri non vi mangiano: siamo noi che mangiamo i libri.
Quando si finisce un libro si rimane come privati della linfa, come privati delle ali, come privati delle onde per fluire, volare, navigare verso il fascino dell’imprevedibile. È un attimo di smarrimento, ma poi ci si orienta di nuovo, verso altri orizzonti.
Il tempo non è un sacco, magari è un bosco. Se hai conosciuto la foglia, poi riconosci l’albero. Se l’hai vista negli occhi, la ritroverai. Pure se è passato un bosco di tempo.