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Christiane F. – Libri

Dopo che lei andò al lavoro mi guardai allo specchio. Per la prima volta vidi i miei occhi mentre stavo a rota. C’erano solo le pupille. Completamente nere e ottuse. Veramente completamente inespressivi.

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    Non credo esista una sostanziale differenza tra chi scrive e chi legge, la differenza è più espressa più dagli argomenti che si scelgono di scrivere o leggere.Per molti anni, non ho mai compreso che cazzo ci si trovasse nel leggere banali idiozie sull’amore. Io ho sempre letto, per svago, principalmente romanzi dell’orrore, qualche saggio sul cannibalismo o sul vampirismo, fumetti della Bonelli, poesie di Baudelaire che mi affascinavano, ma alle quali non sapevo dare un vero senso e pallosissimi manuali d’istruzioni o riassunti di corsi, per motivi lavorativi.Ebbene, credo di aver tristemente compreso che, in molti casi, le persone scrivano o leggano in base a ciò che gli manca nella vita, per questo va così tanto l’amore…… Spero di buttare presto la biro nel cesso e di ricominciare a rileggere qualche romanzo di Barker.

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    A volte percepiva, nella profondità dell’anima, una voce lieve, spirante, che piano lo ammoniva, piano si lamentava, così piano ch’egli appena se ne accorgeva. Allora si rendeva conto per un momento che viveva una strana vita, che faceva cose ch’erano un mero gioco, che certamente era lieto e talvolta provava gioia, ma che tuttavia la vita vera e propria gli scorreva accanto senza toccarlo. Come un giocoliere con i suoi arnesi, così egli giocava coi propri affari e con gli uomini che lo circondavano, li osservava, si pigliava spasso di loro: ma col cuore, con la fonte dell’essere suo, egli non era presente a queste cose. E qualche volta rabbrividì a simili pensieri, e si augurò che anche a lui fosse dato di partecipare con la passione di tutto il suo cuore a questo puerile travaglio quotidiano, di vivere realmente, di agire realmente e di godere e di esistere realmente, e non solo star lì come uno spettatore.