Dacia Maraini – Libri
L’autore è il primo lettore del suo testo, il primo critico di sé stesso.
L’autore è il primo lettore del suo testo, il primo critico di sé stesso.
-La guardo ancora. E ancora. E ancora. Ha i capelli raccolti, un po’ umidi sulla fronte. Non c’è stato niente tra noi. Niente baci, niente sesso, niente di niente. Però mi sento pieno. Mi sento pieno di lei.
C’è sempre un sapiente di turno pronto a riscrivere la storia prima ancora che questa venga scritta.
Il rapporto con i libri nobilita le mie giornate.È una fuga dalle cose che non vanno nell’esistenza quotidiana, dalla malignità, dalla brutalità, dalla fatica.È un viaggio dentro te stessa in cui ritrovi un’altra te stessa.
Il bassotto alzò il muso verso di lui, con lo sguardo dei cani quando non capiscono e non sanno che possono aver ragione a non capire.
Se è tardi a trovarmi, insisti,se non ci sono in un posto, cerca in un altro,perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te.
Serve un cuore? Fai pure. Prendi il mio. Prendi tutto ciò che ho.