Franco Merafino – Libri
L’imbecille legge i libri di storia sperando in un finale a sorpresa.
L’imbecille legge i libri di storia sperando in un finale a sorpresa.
Un uomo che prima ha guardato nella nebbia un filo d’erba della steppa e l’ha scambiato per un albero, non può più, dopo aver riconosciuto il filo d’erba, vedere in esso un albero.
Gli era rimasta soltanto la paura delle donne.Le desiderava ma lo spaventavano.
Che bello scrivere ragazzi. Potremo raccontare tantissime cose. La mente si apre, dettandoci cosa scrivere, facendo affascinare gli altri a leggerle. Alla fine mettendo insieme, parola dopo parola, nascerà un racconto. Di quello che si inventa la nostra mente.
Esistono due motivi per leggere un libro: uno, perché vi piace, e l’altro, che potrete vantarvi di averlo letto.
Mi definisco scrittrice perché le parole scritte per me sono un’àncora. Un pianto. Uno sfogo. Una richiesta di aiuto. L’espressione della gioia più grande. Un modo affinché le parole, nero su bianco, risaltino ai tuoi occhi, più di quanto un urlo possa ferire il tuo orecchio. Ci metto del mio, in quel che scrivo. Sempre. Non posso farne a meno. Ma non metto sempre me in quello che scrivo. La carta peserebbe troppo e si stropiccerebbe comunque facilmente; e mi devo salvaguardare.
Immaginare una sera che non termini senza qualche pagina di un libro è come addormentarsi senza voglia di sognare.