Carlo Goldoni – Libri
Il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non lo sa leggere.
Il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non lo sa leggere.
Poi mi ritrovo fuori, con il cane. Fuori per strada. […] E cerco camminando (gioia ovunque, afferrata senza angoscia) e non trovo niente, fottuta letteratura di merda, realismo di ogni ordine, notte, orchi, fate corrotte! La gente si volta al passaggio dello svitato dalla testa ammaccata accompagnato dal cane che fa le linguacce. Ma anche loro, i passanti, non ne conoscono mica tante di storie che sian tutte rose e fiori! E se la ridono, con la risata carnivora dell’ignoranza, la risata feroce della pecora dai mille denti!
Per molti anni, mi domandai se quell’uomo fosse esistito veramente, o se si fosse trattato dell’apparizione di un angelo che Dio mi aveva inviato per rivelarmi le lezioni segrete dell’esistenza. Alla fine, arrivai alla conclusione che era davvero un uomo. Un uomo che mi aveva amato, foss’anche per un solo pomeriggio, e che in quelle ore mi aveva offerto tutto ciò che aveva serbato fino ad allora – le sue lotte, le sue estati, le sue difficoltà e i suoi sogni. Anch’io gli avevo dato ogni fibra di me stessa: ero stata la sua compagna, la sua sposa, la sua amante. Per qualche ora, avevo potuto sperimentare l’amore di una vita intera.
Come la pioggia contro una finestra fredda, questi pensieri tamburellavano sulla dura superficie dell’incontrovertibile verità: doveva morire. Io devo morire. Doveva finire.
Quanto di tutto questo stiamo pensando noi e quanto di tutto questo è già stato pensato per noi?
Quando ci sembra di non pensare a niente, in realtà noi pensiamo a quello che ci sta a cuore.L’amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro cuore, i nostri occhi, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità.
Ci sono persone così. Persone capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare.