Federico Moccia – Libri
L’uomo si adatta a tutto. Supera dolori, chiude storie, ricomincia, dimentica, finisce persino per annacquare grandi passioni. Ma a volte basta un niente per capire che quella porta non è mai stata chiusa a chiave.
L’uomo si adatta a tutto. Supera dolori, chiude storie, ricomincia, dimentica, finisce persino per annacquare grandi passioni. Ma a volte basta un niente per capire che quella porta non è mai stata chiusa a chiave.
Harry Potter: “L’uomo di Silente, fino in fondo”.
Con tutta me stessa avrei voluto fermarmi: smettere di camminare, smettere di vivere. Il pensiero che ci sarebbe stato un domani, e poi un dopodomani, e poi una settimana, non mi era mai sembrato tanto insopportabile. Continuare a vivere nei giorni a venire con quella sensazione di sconforto totale mi ripugnava. Mi era ingrata anche la mia stessa figura che percorreva le strade come quelle di qualsiasi altro passante notturno senza rivelare lo scompiglio che aveva dentro.
Accanto alla strada correvano i fili della luce e del telefono. Portavano energia e parole sopra la sua testa. C’erano case e persone come marionette nel loro teatrino che quei fili aiutavano a muoversi e illudersi di vivere.
A noi immortali non piace essere presi sul serio, ci piace scherzare. La serietà, caro mio, è una nota del tempo: nasce, te lo voglio confidare, dal sopravvalutare il tempo. Anch’io una volta stimavo troppo il tempo e desideravo perciò di arrivare a cent’anni. Ma nell’eternità, vedi, il tempo non esiste; l’eternità è solo un attimo, quanto basta per uno scherzo.
Tesoro, sai come si dice: bisogna baciare molti rospi prima di trovare il principe.
La letteratura si nutre di se stessa, per questo talvolta capita che alcuni scrittori fanno indigestione e vomitano un mare di scemenze.