Tommaso d’Aquino – Libri
Guardati dall’uomo di un solo libro.
Guardati dall’uomo di un solo libro.
Sapete cos’è un principe ebreo, vero?(A questo punto inarco le sopracciglia).Se non lo sapete, vi insegno un modo semplicissimo per riconoscerlo. Basta una sola domanda. “Dov’è il burro?” (Una lunga pausa, per permettere all’ilarità di diffondersi tra il pubblico).Bene, sappiamo tutti dove si trova il burro, non è vero? (Sorrisetto).Il burro è nel frigorifero, nell’apposito scomparto, all’interno della porta, su cui c’è scritto “burro”.(Altra pausa).Il principe ebreo, quando chiede dov’è il burro, in realtà intende dire: “Portami il burro”, ma siccome è troppo furbo per scoprirsi fino a questo punto, aggira l’ostacolo chiedendo: “Dov’è?”.(Pausa).E se gli dite: (Urlando).”è nel frigo…”(Con voce normale)e lui va a vedere, a questo punto si verifica un fatto interessante, un fenomeno fisiologico che non è ancora stato studiato a sufficienza.(Pausa).La luce del frigo sulla cornea del maschio provoca…(Pausa)la cecità. (Lunga pausa)”Non riesco a vederlo”, dice il principe ebreo. (Altra pausa)Questo è solo uno dei tanti modi in cui la sua natura principesca si manifesta. Un altro è quello di chiedere: “c’è del burro?” (Pausa).Sappiamo tutti di chi è la colpa se non ce n’è, vero?(Altra pausa).Quando è particolarmente abile, il principe ebreo mette le cose in modo da farvi credere che siano solo la vostra incredibile saggezza, la vostra perspicacia e la vostra creatività a interessargli. “Credi che ci starebbe bene un po’ di burro con questo?” Domanda.(Pausa).”Questo” di solito è una fetta di pane tostato.(Pausa).Ho sempre pensato che il concetto di principe ebreo sia stato introdotto da un potenziale principe ebreo che non è mai riuscito a farsi portare il burro da sua moglie.
Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto.
Fintanto che avrete voglia di raccontarvi, e orecchie per ascoltarvi, nessun libro potrà stancarvi.
La presenza a sé sta ad indicare che una impalpabile fessura si è insinuata nell’essere. Se è presente a sé significa che non è più totalmente sé. La presenza è una degradazione immediata della coincidenza, perché suppone la separazione. Ma se chiediamo ora: che cosa separa il soggetto da se stesso? Dobbiamo rispondere: nulla.
Un libro buono è un fiore che profuma perennemente, specialmente quando c’è in esso la filosofia della vita vissuta.
Stare sdraiata là e sentirmi vulnerabile, e pensare a tutto quello che era successo tra noi, e chiedermi come avrebbe cambiato le cose, e quando avessi cominciato ad amarlo tanto e in modo tanto struggente, e sentire quanto ero terrorizzata e al tempo stesso estasiata, e come ogni cellula del mio corpo si sentiva così viva…Era praticamente la peggior cosa che potesse succedere ad una ragazza.La raccomando assolutamente.Quando Fang chiese se fosse tempo di tornare, pensai pigramente: a cosa?Ecco com’è normalmente il mio cervello: o.Ed ecco com’è il mio cervello dopo aver baciato Fang: Che tristezza…