Paulo Coelho – Libri
Dio si serve del fuoco per impartire una lezione sull’acqua. Si serve della terra perché si comprenda il valore dell’aria. Si serve della morte per mostrare l’importanza della vita.
Dio si serve del fuoco per impartire una lezione sull’acqua. Si serve della terra perché si comprenda il valore dell’aria. Si serve della morte per mostrare l’importanza della vita.
Un argomento poco sfruttato dalla letteratura ma che quando esiste è uno dei più forti e più completi in assoluto: l’affetto reciproco tra padre e figlia.
Un guerriero della luce fa sempre qualcosa fuori del comune. Può ballare per la strada mentre si reca al lavoro, guardare negli occhi uno sconosciuto e parlare di amore al primo incontro, difendere un’idea che può sembrare ridicola. I guerrieri della luce si permettono simili cose.Egli non ha paura di piangere per antiche pene, o di gioire per nuove scoperte. Quando sente che è giunto il momento, lascia tutto e parte per l’avventura tanto sognata. Quando capisce di essere al limite della resistenza, abbandona il combattimento, senza colpevolizzarsi per aver fatto un paio di follie inaspettate.Un guerriero della luce non passa i giorni tentando di rappresentare il ruolo che altri hanno scelto per lui.
Continuo a pensare a un fiume da qualche parte là fuori, con l’acqua che scorre velocissima. E quelle due persone nell’acqua, che cercano di tenersi strette, più che possono, ma alla fine devono desistere. La corrente è troppo forte. Devono mollare, separarsi. È la stessa cosa per noi. È un peccato, Kath, perché ci siamo amati per tutta la vita… Ma alla fine non possiamo rimanere insieme per sempre.
I libri sono il contributo più prezioso che l’uomo, attraverso la loro lettura o la loro scrittura, assicura all’umanità, quale testimonianza del suo passaggio; essendo l’unica grande arma di trasmissione, alle coscienze, di libertà e di espressione, nel più grande amplesso della materia grigia che ci compone: la diffusione della cultura a 360° gradi.
Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L’altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l’iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo. Ed è lì che mi sono tuffato guardando Silvia in quel modo, nell’oceano profondo della sua vita, entrandoci dentro e lasciando entrare lei nella mia: gli occhi Ma non ho retto lo sguardo. Invece Silvia sì.
Mettila come ti pare, ma il succo è quello.E per quanto tu desideri pensarla diversamente, le cose stanno proprio così. Ogni azione provoca una reazione, e le mie, di azioni, mi hanno condotto qui.