Monica Cannatella – Luoghi comuni
Tutti finti perbenisti e predicatori del cavolo, pronti solo a fare la morale agli altri, se pensassero un po’ di più hai loro peccati avrebbero meno tempo per rompere le scatole.
Tutti finti perbenisti e predicatori del cavolo, pronti solo a fare la morale agli altri, se pensassero un po’ di più hai loro peccati avrebbero meno tempo per rompere le scatole.
La verità è che: si preoccupano tutti di come ti vesti, di come ti comporti, di come parli. Ma nessuno si preoccupa mai di come realmente ti senti.
Non è facile combattere, non sempre le gambe reggono ed hai la forza. A volte ti vien voglia di lasciar perdere e arrenderti. Sei stanco, stanco di dover imbracciare quell’armeria pesante che si chiama pazienza, stanco di doverti mettere in gioco ogni volta per affrontare un nemico invisibile che si chiama disperazione. Stanco di intravedere l’alba, li, dove regna solo notte fonda.
Vi ci vorrebbe un mese di guerra.
Non dovrei mai promettermi nulla, non sono brava a mantenere le promesse che faccio a me stessa. Prometto a me stessa che cambierò, ma poi tutto rimane uguale e invariato. Prometto spesso anche di non lasciarmi più e invece continuo a smarrirmi di continuo. Prometto di non avere più paure e poi ci annego dentro. Prometto di rimanere ferma a guardare e mi affanno in corse folli per soccorrere. Non dovrei farmele certe promesse sapendo che non sono in grado di mantenerle, sapendo che ancora una volta riuscirò solo a ferirmi. No, non dovrei!
Negli scherzi c’è sempre un fondo di verità.
Lo faccio dopo!